Il minimalismo è un concetto ampio che abbraccia tutto, dallo stile di vita all'architettura e all'interior design. Tuttavia, i nostri consigli di lettura si concentrano sull'aspetto lifestyle, ovvero sul minimalismo come filosofia di vita.
Per noi, le opere sul minimalismo sopra menzionate sottolineano un'esistenza semplice, in cui le cose materiali non ostacolano una vita appagante.
Non siamo mai stati destinati ad accumulare cose nella vita. Siamo stati destinati semplicemente a goderci le esperienze della vita, le persone che ci circondano e il viaggio della vita, non le cose della vita."
, afferma l'autore di saggistica statunitense Joshua Becker.
Meno beni, più chiarezza
Foto di Giulia Bertelli @giulia_bertelli, via Unsplash
Una stanza vuota può parlare più forte di una piena. Il principio del minimalismo non riguarda la rinuncia, ma l'omissione consapevole. In un mondo pieno di promesse consumistiche, sempre più persone si rivolgono a libri di saggistica e di auto-aiuto che guardano con chiarezza a ciò che è essenziale.
Libri come "La vita semplice" di Ernst Wiechert o "L'arte della rinuncia con stile" di Dominique Loreau dimostrano che la vera libertà spesso inizia dove finisce l'abbondanza.
Anche le biblioteche elettroniche si stanno concentrando sempre di più su questi contenuti. La Z-library sta guadagnando visibilità grazie alle menzioni accanto a Open Library e Project Gutenberg, a dimostrazione di quanto sia cresciuto l'interesse per uno stile di vita ridotto. Queste opere stanno trovando nuovi lettori proprio perché trasmettono non solo uno stile, ma anche un atteggiamento.
Verso meno
Il minimalismo non è una tendenza nuova, ma piuttosto un atteggiamento che si ritrova in molte culture. Le cerimonie del tè giapponesi prosperano sulla riduzione. Gli spazi monastici, attraverso il loro vuoto, parlano di contemplazione interiore. I libri dedicati a questo argomento hanno quindi spesso una profondità silenziosa. Sono come una lenta passeggiata nella nebbia. Passo dopo passo, la vista si schiarisce.
Chiunque "Avere meno, vivere di più" di Joshua Becker sa che non si tratta di elenchi, ma di domande. Cosa rimane quando non c'è più nulla a distrarci? Quali valori sostengono una vita che non è definita dai beni materiali? Questi libri aprono finestre piuttosto che porte. Offrono spazio alla riflessione e lasciano spazio alle proprie risposte.
E quali libri hanno ispirato l'autore nel suo percorso verso uno stile di vita minimalista e slow living? Joshua Becker lo svela in un altro video:
Esistono molti libri sullo slow living, e il loro numero è in rapido aumento. Alcune opere si distinguono per il linguaggio chiaro e l'impatto duraturo. Eccone tre:
"Addio cose" di Fumio Sasaki
L'autore racconta la sua trasformazione: da un appartamento sovraffollato, pieno di cose che lo appesantivano più che arricchirlo, a una vita incentrata su pochi oggetti. Il libro di Sasaki non è un libro di auto-aiuto, ma piuttosto uno specchio.
Descrive come il lasciar andare porti anche a cambiamenti interiori. Il suo linguaggio rimane sobrio. Nessuna istruzione, solo osservazione. Ed è proprio questo che lo rende potente.
“Semplicemente vivere” di Lina Jachmann
In quest'opera si sentono molte voci. Artisti, designer e liberi professionisti hanno tutti voce in capitolo. Tutti condividono un desiderio: meno rumore nella vita di tutti i giorni. Jachmann mostra come percorsi diversi possano portare allo stesso obiettivo.
Il libro è visivamente accattivante ma accessibile. Ispira il desiderio di chiarezza senza sembrare dogmatico.
“Minimalismo – Il nuovo stile di vita” di Francine Jay
Francine Jay riassume il concetto. Meno beni creano più tempo. Più tempo significa più libertà. Il suo approccio è strutturato. Pone domande stimolanti. Quali oggetti meritano spazio? Quali no? Il suo tono è amichevole ma fermo.
Il libro non è un invito a fare pulizia, ma un invito alla consapevolezza.
Queste opere condividono non solo un tema, ma anche una posizione. Invitano a ripensare e forniscono strumenti per liberarsi dai pesi. Dopodiché, la lettura quotidiana diventa spesso più facile.
Spazio per l'essenziale
L'impatto di questi libri raramente si manifesta immediatamente. È piuttosto un cambiamento graduale. Improvvisamente, il soggiorno sembra troppo disordinato, la spesa troppo vuota e l'agenda troppo piena. Ciò che era normale ieri, oggi sembra disordinato.
La buona letteratura minimalista non si impone. Rimane silenziosa, ma rimane.
Non si tratta di rinunciare a tutto. Si tratta di fare nuove scelte. Cosa può restare, cosa può andare? Queste domande sono un filo conduttore in molte di queste opere. Chi le ha lette spesso inizia a riorganizzare anche altri ambiti: libri, guardaroba, pensieri.
Minimalismo sulle pagine dei libri
Un libro sulla vita semplice è raramente spettacolare. Niente soluzioni rapide, niente promesse abbaglianti. Sono testi silenziosi che indugiano. Parlano di qualità più che di quantità, di profondità più che di superficie. E ci ricordano che una vita semplice non è più povera, ma spesso più ricca.
I libri minimalisti esprimono un messaggio senza essere vistosi. Sono come un lago calmo che riflette più di quanto si pensi. Chi vi dà un'occhiata potrebbe vedere più di quanto si aspettasse.
Titolare e Amministratore Delegato di Kunstplaza. Pubblicista, redattore e blogger appassionato di arte, design e creatività dal 2011. Laureato in web design presso un corso di laurea triennale (2008), ha approfondito le sue tecniche creative attraverso corsi di disegno a mano libera, pittura espressiva e teatro/recitazione. Ha maturato una conoscenza approfondita del mercato dell'arte attraverso anni di ricerca giornalistica e numerose collaborazioni con stakeholder e istituzioni del settore artistico e culturale.