Afrodite accovacciata
"La trappola perniciosa per l'anima", avvertì il vescovo Eusebio a proposito della dea dell'amore, che seduceva le persone a pratiche non cristiane. Per il suo bene e per quello del re di Bitinia Nicomede I, Doidale inventò questa variante: con la testa girata di lato, si accovaccia per essere immersa nell'acqua del bagno dopo una notte d'amore. La composizione triangolare è anche una sofisticata incarnazione della sua iniziale sacra, la A fenicio-greca di Astarte-Afrodite.
Originale: Musei Vaticani, Roma. Ellenistico, III secolo a.C.; copia romana da Doidale, marmo.
Replica museale dell'Ars Mundi in polimero, realizzata a mano. Dimensioni: 28 x 53 x 19 cm (L/A/P).
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